Giornata Mondiale dei Diritti Animali: la storia di Iceberg

Il 10 dicembre scorso è stata celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Animali, un appuntamento ormai simbolo di un modo di vedere e vivere la vita,
e di un movimento globale che si batte ogni giorno contro i maltrattamenti e le crudeltà
sugli animali. In Italia, secondo quanto spiegato per l’occasione dagli stessi attivisti,
sono oltre 600 milioni di animali allevati all’anno per l’industria alimentare.E mentre il Parlamento britannico, che con la Brexit sta prendendo le distanze dall’Europa, ha sancito che gli animali “non hanno emozioni o sentimenti” e non possono “provare dolore”, escludendo, dunque, la normativa europea sui diritti degli animali dalle leggi che continueranno a restare in vigore nel Paese, in Italia e nel resto del mondo, per fortuna, si fanno passi avanti.

E’ di pochi giorni fa, ed esempio, la notizia della condanna a un anno e sei mesi per un uomo che aveva ucciso i gatti dell’ex convivente. “Pur auspicando un inasprimento delle pene per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, siamo soddisfatti della sanzione penale inferta dal Tribunale di Lucca, anche in considerazione del fatto che nel corso dell’udienza del 10 novembre scorso il Pubblico Ministero aveva chiesto 8 mesi di reclusione – ha spiegato Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari LAV –  Visti i gravissimi fatti, ci eravamo costituiti parte civile, confidando in una dura condanna e chiedendo solo un euro a titolo di risarcimento, puramente simbolico, per una violenza atroce e perpetrata nel tempo che ha provocato la morte di tre animali e causato sofferenza alla donna che viveva con loro da molti anni”.


I casi di maltrattamenti sugli animali, purtroppo, sono all’ordine del giorno.
Basti pensare alla storia di Iceberg, protagonista di una terribile vicenda nell’ottobre scorso:
la cagnolona di razza Dogo argentina era stata sequestrata, e sottratta al suo padrone,
a fine maggio in Danimarca perché era considerata una specie proibita e pericolosa,
destinata all’abbattimento. Il caso ha visto il coinvolgimento, in prima persona, della presidente
dell’associazione animalista Enpa - Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, e la mobilitazione di numerose star del cinema e della musica.

Tra queste anche l’attrice romana Lodovica Mairè Rogati, che in una recente intervista ha commentato:

Iceberg non è più in Danimarca, è tornata in Italia dal suo padrone.
E ringraziamo il Cielo per questo. Se l’avessero uccisa sarebbe stato un vero e proprio
assassinio. Non esistono razze pericolose.
Esistono solo persone che non sanno gestire i cani e li acquistano per i motivi sbagliati
costringendoli ad una vita di solitudine, privazioni e sofferenza, che porta queste povere
creature spesso a vivere a catena o con un regime contrario alla loro natura.
I cani devono essere amati, come tutti gli animali, e devono vivere in famiglia
perché loro ne fanno parte a tutti gli effetti”.

Commenti

Post popolari in questo blog

“Cuore Africano” il libro di Lodovica Mairè Rogati: Intervista all’autrice

"Regime Alimentare" di Richard Oppenlander

La vicenda di Lodovica Mairè Rogati ed il cane abbandonato